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In principio era un uomo che interpretò la sua missione sulla terra nel senso di attrarre gli altri uomini fuori dai loro spazi (case, famiglie, attività, villaggi) e dal loro tempo (storico) per condurli a sé verso altri spazi (ovunque egli andasse) in virtù dell’avvicendarsi di un altro tempo (escatologico). Quest’uomo fu condannato a morte e morì. A partire dai giorni immediatamente successivi alla sua creduta resurrezione, prende avvio il processo con cui altri uomini, in suo nome, si dedicano a ri-situare se stessi e l’umanità intera in quadri formali significativamente riconfigurati dall’evento cristico: luoghi al contempo mentali e sociali strutturati dalla duplice tensione tra gli spazi tradizionali del mondo e quelli peculiari della “chiesa”, tra il tempo presente della storia e quello della sua incipiente fine. In questo libro qualcosa come una nuova identità sociale dei credenti in Cristo è osservata nelle peripezie del suo costituirsi in relazione a quattro dei principali ambiti di soggettivazione del mondo antico: l’umanità, l’ethnos, la città, la scuola filosofica.
Church history --- Christianity. --- Apostolic Church --- Christianity --- Church, Apostolic --- Early Christianity --- Early church --- Primitive and early church --- Primitive Christianity --- Fathers of the church --- Great Apostasy (Mormon doctrine) --- Religions --- cristianesimo --- società --- comunità
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L'esistenza nel mondo classico di un potere pubblico a partecipazione cristiana, precedente la "cristianizzazione" della legislazione e delle istituzioni imperiali, è un'ipotesi plausibile, esistono precisi indizi documentali. Tuttavia, l'interesse degli storici non si è quasi mai rivolto alle specificità teologiche, socio-economiche e psicologiche di questa presenza politica. Questo saggio si propone di ricostruire la genealogia del politico cristiano nell'impero "pagano", un personaggio culturalmente "scomodo" e storiograficamente inedito. Emerge, così, una figura del rimosso culturale cristiano, finalmente liberata come risorsa per raccontare un'altra storia, che interseca teologia politica, storia del cristianesimo antico, storia delle religioni e storia sociale
Christianity and politics --- History. --- Christianity and politics--History
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In quarant’anni di ininterrotta attività, Silvio d’Amico ha influenzato la scena italiana del Novecento come pochi altri uomini di teatro hanno saputo fare. A partire dai suoi esordi come critico ‘militante’ sulle pagine dell’«Idea Nazionale », ha perseguito con rara coerenza e costanza la sua battaglia per una scena rinnovata e contro il modello ottocentesco del Grande Attore e delle compagnie di giro. Per comprendere il suo percorso, culminato in una delle più resistenti egemonie culturali in campo teatrale che l’Italia del Novecento abbia conosciuto, è necessario porre in relazione la sua voce con le molte che hanno animato la vita culturale e teatrale italiana in particolare negli anni Venti e Trenta: innanzitutto gli attori (Zacconi, Novelli, la Melato, Ruggeri, la Galli, la Duse, Petrolini, la Abba, Tofano, la Pavlova); poi, i direttori di compagnia come Talli, i registi e teorici del teatro come Bragaglia; gli scrittori come Bontempelli e Pirandello e infine i critici di diversa formazione (Gobetti, Gramsci, Bertuetti, Praga, Simoni, e molti altri).
Music, Dance, Drama & Film --- Drama --- Religion --- Philosophy & Religion --- Religion - General --- D'Amico, Silvio. --- theatre --- critique de théâtre --- théâtre --- theatre criticism
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"Possiamo parlare di interessi propriamente religiosi (definiti ancora in termini generici) quando, accanto alle domande magiche che sempre sussistono, almeno in certe classi, fa la sua comparsa anche una domanda propriamente ideologica, vale a dire l'aspettativa di un messaggio sistematico capace di conferire un senso unitario alla vita, proponendo ai propri destinatari privilegiati una visione coerente del mondo e dell'esistenza umana e dando loro i mezzi per realizzare l'integrazione sistematica della loro condotta quotidiana, quindi capace di fornire loro delle giustificazioni del fatto di esistere come esistono, ovvero in una posizione sociale determinata. Se ci sono delle funzioni sociali della religione e se, di conseguenza, la religione è passibile di analisi sociologica, è perché i laici non si aspettano - o non solamente - delle giustificazioni di esistere atte a strapparli dall'angoscia esistenziale della contingenza e dell'abbandono, oppure alla miseria biologica, alla malattia, alla sofferenza o alla morte, ma anche e soprattutto delle giustificazioni sociali di esistere come occupanti di una posizione determinata nella struttura sociale" (Pierre Bourdieu, 1930-2002).
Religion and sociology. --- Religion and society --- Religious sociology --- Society and religion --- Sociology, Religious --- Sociology and religion --- Sociology of religion --- Sociology
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Proceedings of the First Meeting of Bertinoro on Early Christianity (1-4 October, 2014). 0Within the contemporary renewal of the exegetical and historical research on Jesus and early Christianity, this book focuses on a wider knowledge of the social and cultural context of the first two centuries, thanks to a systematic research of documentary materials and archaeological data (epigraphs and documentary papyri). Secondly, the book faces the increasingly perceived need to use all the existing literary material for the reconstruction of the historical Jesus and the first groups of his followers. Thirdly, the book stresses the importance of giving space to new epistemological and methodological perspectives in the field of human sciences. The last section of the volume is dedicated to the connection of contemporary research with the interpretations of Jesus and early Christianity developed in the modern age.
281.2 --- 281.2 Apostolische Kerk. Judeo-christianisme:--tot einde 1ste eeuw --- Apostolische Kerk. Judeo-christianisme:--tot einde 1ste eeuw --- Conferences - Meetings --- Antiquités chrétiennes. --- Archaeology and religion. --- Archéologie et religion. --- Christian antiquities. --- Christianisme --- Christianity --- Church history --- Historicity of Jesus Christ. --- Église --- Origines --- Origines. --- Origin --- Origin. --- Primitive and early church. --- Histoire --- Jesus Christ --- Jesus Christ. --- Jésus-Christ --- Historicity --- Historicity. --- Historicité --- Historicité. --- 30-600.
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«Possiamo parlare di interessi propriamente religiosi (definiti ancora in termini generici) quando, accanto alle domande magiche che sempre sussistono, almeno in certe classi, fa la sua comparsa anche una domanda propriamente ideologica, vale a dire l’aspettativa di un messaggio sistematico capace di conferire un senso unitario alla vita, proponendo ai propri destinatari privilegiati una visione coerente del mondo e dell’esistenza umana e dando loro i mezzi per realizzare l’integrazione sistematica della loro condotta quotidiana, quindi capace di fornire loro delle giustificazioni del fatto di esistere come esistono, ovvero in una posizione sociale determinata. Se ci sono delle funzioni sociali della religione e se, di conseguenza, la religione è passibile di analisi sociologica, è perché i laici non si aspettano – o non solamente – delle giustificazioni di esistere atte a strapparli dall’angoscia esistenziale della contingenza e dell’abbandono, oppure alla miseria biologica, alla malattia, alla sofferenza o alla morte, ma anche e soprattutto delle giustificazioni sociali di esistere come occupanti di una posizione determinata nella struttura sociale» (Pierre Bourdieu, 1930-2002).
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Urban Religion is an emerging research field cutting across various social science disciplines, all of them dealing with “lived religion” in contemporary and (mainly) global cities. It describes the reciprocal formation and mutual influence of religion and urbanity in both their material and ideational dimensions. However, this approach, if duly historicized, can be also fruitfully applied to antiquity. Aim of the volume is the analysis of the entanglement of religious communication and city life during an arc of time that is characterised by dramatic and even contradicting developments. Bringing together textual analyses and archaeological case studies in a comparative perspective, the volume zooms in on the historical context of the advanced imperial and late antique Mediterranean space (2nd–8th centuries CE).
27 "02/07" --- 27 "02/07" Histoire de l'Eglise--?"02/07" --- 27 "02/07" Kerkgeschiedenis--?"02/07" --- Histoire de l'Eglise--?"02/07" --- Kerkgeschiedenis--?"02/07" --- Religion --- Cities and towns, Ancient --- RELIGION / Antiquities & Archaeology. --- Geography, Ancient --- Religion, Primitive --- Atheism --- Irreligion --- Religions --- Theology --- Customs and practices --- Mediterranean Region --- Circum-Mediterranean countries --- Mediterranean Area --- Mediterranean countries --- Mediterranean Sea Region --- History --- Sacred space --- Urban religion. --- late antiquity. --- religious changes. --- urban transformations. --- To 1500
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Ancient religions are definitely complex systems of gods, which resist our understanding. Divine names provide fundamental keys to gain access to the multiples ways gods were conceived, characterized, and organized. Among the names given to the gods many of them refer to spaces: cities, landscapes, sanctuaries, houses, cosmic elements. They reflect mental maps which need to be explored in order to gain new knowledge on both the structure of the pantheons and the human agency in the cultic dimension. By considering the intersection between naming and mapping, this book opens up new perspectives on how tradition and innovation, appropriation and creation play a role in the making of polytheistic and monotheistic religions. Far from being confined to sanctuaries, in fact, gods dwell in human environments in multiple ways. They move into imaginary spaces and explore the cosmos. By proposing a new and interdsiciplinary angle of approach, which involves texts, images, spatial and archaeological data, this book sheds light on ritual practices and representations of gods in the whole Mediterranean, from Italy to Mesopotamia, from Greece to North Africa and Egypt. Names and spaces enable to better define, differentiate, and connect gods.
RELIGION / Antiquities & Archaeology. --- Onomastics. --- ancient religion. --- sanctuaries. --- spacial turn. --- To 1500 --- Mediterranean Region --- Mediterranean Region. --- Religion. --- Antiquities.
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